«Siate apostoli di Cristo!», con queste parole Mons. Luc Terlinden, che ha presieduto la Messa della Domenica delle Palme della comunità italiana, ha invitato i partecipanti a vivere la propria presenza a Bruxelles. Invito che, durante la sua breve omelia, l’Arcivescovo ha incalzato con la domanda: «Come essere apostoli di Cristo?». Domanda che egli stesso ci spinge a porci in noi stessi perché ognuno di noi deve ricercare la risposta in sé stesso tramite il dialogo con Dio. Non può, infatti, esserci apostolato senza una forte percezione personale di ciò che significa portare Cristo nel mondo in questo tempo. Se ognuno di noi dovrà trovare il proprio modo per testimoniare la fede, è altrettanto vero che l’indizio all’invito dell’Arcivescovo si trova celato proprio nel Vangelo letto in quest’occasione dove ricordiamo l’entrata di Gesù in Gerusalemme e la sua passione. Infatti, il Vangelo di Marco si apre con l’immagine della donna che lava i piedi di Gesù con un prezioso profumo e si conclude con l’immagine di Gesù crocifisso. Queste due scene sono unite dal prezioso filo conduttore che contraddistingue il Nuovo Testamento: l’amore. L’amore verso Dio, l’amore verso il prossimo e l’amore nel servizio della quotidianità.
È anche grazie a un tempo tipicamente belga segnato da sole, pioggia e nuvole che gli italiani hanno potuto dimostrare nel loro piccolo il loro amore e desiderio di ritrovarsi insieme a Dio e ai suoi ministri. Più di 1200 persone hanno partecipato alla Messa presieduta dall’Arcivescovo e celebrata insieme a don Claudio Visconti, responsabile della comunità italiana nella capitale belga, padre Robert Godding, padre gesuita che opera nella chiesa di Saint Boniface, padre Eric Vancrainest, il responsabile della pastorale dei migranti, e il diacono Amedeo Saracino.
La Domenica delle Palme fa certamente riaffiorare in noi i ricordi più belli dell’infanzia. Momenti di spontanea allegria ravvivati dalla comunità riunitasi nel sagrato della chiesa che agita a festa i rami di ulivo. Anche la nostra comunità italiana di Bruxelles ha potuto rivivere nella Cattedrale di Saints-Michel-et-Gudule quei piacevoli momenti di gioia grazie ai rami di ulivo portati per l’occasione dall’Italia.
Inoltre, come è di tradizione, i cori di Sainte-Alix e Saint Boniface si sono uniti per trasformare in canto di lode la felicità di essere tutti riuniti attorno all’altare per ricevere Cristo. L’Eucarestia, il dono più grande che Dio ci ha donato, ha così trasformato i presenti in tabernacoli viventi pronti a viaggiare nel mondo per portare Dio nei cuori del prossimo. La comunione ha così fatto risuonare in tutti il canto dell’invito dell’Arcivescovo: «Siate apostoli di Cristo!»
Emanuele Blasi