La Comunità Italiana Bruxelles in pellegrinaggio a Roma per il Giubileo dal 28 febbraio al 2 marzo 2025.

Pellegrini di speranza: un cammino di fede e comunità

Voglio condividere con tutti voi l’esperienza del pellegrinaggio a Roma cha come comunità italiana di Bruxelles abbiamo vissuto nei giorni tra febbraio e marzo per celebrare l’Anno Santo. Un viaggio che sa di fede e condivisione, durante il quale ci siamo fatti pellegrini di speranza.

Papa Francesco ci ricorda che “se tu speri, mai sarai deluso”, che la speranza “è una virtù concreta, di tutti i giorni […]. E ogni volta che incontriamo Gesù nell’Eucaristia, nella preghiera, nel Vangelo, nei poveri, nella vita comunitaria, ogni volta diamo un passo in più verso questo incontro definitivo”.

La speranza è quindi come una bussola che dà direzione e senso al nostro cammino, anche e soprattutto nei momenti di difficoltà. I pellegrini di speranza sono consapevoli che la vita non è nelle mani del caso, della sorte o di sé stessi, ma è fatta di scelte per affrontare gli eventi quotidiani abbracciando gioiosamente la volontà del Signore affidandosi a Lui.

Con le parole del Papa nel cuore, e portandolo nelle nostre preghiere durante la sua malattia, una sessantina di noi, tra cui molti giovani e giovanissimi, ha percorso il cammino che da secoli i pellegrini attraversano per varcare la Porta Santa della Basilica di San Pietro ed entrare in una vita nuova.

Descrivere questi giorni non è facile perché tanti sono stati i momenti intensi che abbiamo vissuto. Ma tre esperienze in particolare mi hanno segnato maggiormente.

La prima è la liturgia penitenziale del venerdì sera, che si è svolta dopo il nostro arrivo a Sacrofano, la casa di fraternità che ci ha ospitato. Guidati da don Claudio, abbiamo vissuto un toccante momento di preghiera e introspezione. Una Riconciliazione comunitaria, seguita dalla grazia dell’“assoluzione generale”, durante la quale ognuno di noi, in raccoglimento individuale davanti alla croce, ha rimesso silenziosamente su di essa e nelle mani di Gesù ciò che appesantiva il cuore, chiedendo perdono per i propri peccati e rinnovando l’impegno nella fede prima d’intraprendere il tragitto verso la Porta Santa.

Un’altra esperienza forte è stata quella della Messa domenicale a San Pietro, celebrata nell’abside della Basilica, sotto la luce della maestosa colomba dello Spirito Santo. La grandiosità e la ricchezza del luogo potrebbero far sentire i fedeli piccoli e intimoriti davanti al Signore, come se fossimo davanti a un Dio lontano e severo. Ma il Vangelo di Luca (Lc 6, 39-45) e l’omelia di Fra Agnello – il parroco della Basilica – ci hanno riportato al cuore del messaggio di Gesù: il Signore è misericordia e tutti noi siamo chiamati a “farci misericordia”, vivendo la nostra fede attraverso atti concreti d’amore verso gli altri. Probabilmente molti di noi hanno già sentito queste parole in molte occasioni; ma forse per lo stato d’animo o forse per il luogo, alle mie orecchie sono suonate nuove e rigeneranti come mai prima d’allora.

Ma in fin dei conti, l’esperienza più significativa non è stata un evento, ma lo spirito che ha animato il nostro gruppo. Perché questo pellegrinaggio non è stato solo un tragitto fisico, ma una vera e propria esperienza di comunità, che ha rafforzato legami già esistenti e ne ha intessuti di nuovi. Abbiamo camminato, parlato, scherzato, pregato insieme, condiviso momenti di gioia e di riflessione, fatto esperienza di attenzione e benevolenza gli uni verso gli altri. La pioggia che ci ha accompagnato durante il pellegrinaggio non ci ha scoraggiato, ma ha dato un motivo in più per essere vicini sotto un ombrello e rafforzare un sentimento di fratellanza. I giovanissimi del gruppo sono stati un esempio straordinario: con il loro entusiasmo, la loro gioia e i loro sorrisi, hanno effuso energia e buonumore a tutti. Credo si sentisse durante ogni momento della giornata il vento dello Spirito soffiare su di noi!

Ciò che rimane di questo pellegrinaggio non sono solo delle belle foto, ma qualcosa di molto più profondo: le relazioni, la condivisione, l’attenzione agli altri, la calorosa ospitalità (come quella che ci è stata offerta nella Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini), e la consapevolezza che la speranza è davvero un motore che ci spinge ad andare avanti, a guardare oltre le difficoltà e a camminare insieme verso l’incontro con Gesù.

Mauro Gagliardi

Venerdì 28 febbraio: Liturgia Penitenziale, nella cappella della Fraterna Domus.

Sabato 1 marzo:

Visita Giubilare nella Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini.

Passaggio della Porta Santa Basilica di  San Pietro.

Visite per gruppi delle chiese di Roma

Domenica 2 marzo: Santa Messa all’Altare della Cattedra di San Pietro.